Peraltro hanno aggiunto un nuovo metodo per trovare denaro : parcheggio a pagamento vicino al comune.Infatti i rivolesi sono costretti a parcheggiare la macchina nel parcheggio a pagamento e non più nel parcheggio libero , perchè hanno messo la ZTL nella via per il parcheggio gratis.Furbi eee ?!?!Peccato che lì fino a prova contriaria non è centro storico.
L.C.
Cronaca
13/03/2012
- rivoli DA LA STAMPA - Torino
Velox, 8 milioni in tre mesi
"Ora si taglino le tasse"
Nei primi tre mesi, considerando l'autovelox di corso Francia a
Rivoli e l'impianto di corso Allamano, sono stati staccati verbali per
un totale di otto milioni di euro
Record di multe, l’opposizione
attacca. La replica: incassi
non certi
attacca. La replica: incassi
non certi
patrizio romano
rivoli
Gli autovelox? Rendono più dell’addizionale Irpef. Per questo
l’opposizione a Rivoli lancia una sfida alla giunta. «O decidono di
spostarli dove effettivamente c’è un’esigenza di sicurezza - sbotta
Beppe Morena, consigliere di Rivoli democratica - oppure devono
eliminare l’Irpef perché non c’è più ragione di applicarla». Infatti
l’addizionale, oggi al 4 per mille, fa incassare circa 2,8 milioni di
euro. Una bazzecola rispetto ai lauti guadagni dei due velox di corso
Allamano e corso Francia, che in tre mesi hanno staccato verbali per 8
milioni di euro.
Ma le multe, e di conseguenza gli incassi, iniziano a calare. Se a dicembre, quando sono stati attivati, a essere fotografate sono state 39.242 auto, a gennaio la cifra è scesa a 31.833 e a febbraio c’è stato un ulteriore calo: «solo» 19.335 sanzioni. «Queste cifre fanno capire come i velox sono messi in posti perfetti solo per far cassa - ribadisce Morena -, per questo stiamo preparando una class action a tutela dei cittadini e 60 hanno già aderito». Poi torna sul bilancio. «Con entrate così floride dovrebbe essere pronto - rimprovera -. E senza l’Irpef, a meno che non vogliano lastricare d’oro la risalita meccanizzata».
Tantissime le persone pizzicate dalle telecamere a una velocità superiore ai limiti. «Un nonnino di 87 anni - racconta Giovanna Massaro dell’Udc -, che tutte le settimane va al circolo dei sardi, con la sua Panda anziana come lui, in tre mesi ha collezionato 12 multe. Ora non sa come pagare quegli 800 euro. Per lui che vive di minima è una mazzata». Quindi è stato eguagliato il «recordman» Aldo Lazzaretti, che aveva collezionato 12 verbali per un totale di 1.200 euro. «Ho fatto ricorso al Prefetto - dice -, se vinco andiamo al Tar. Con me ci saranno gli 800 che mi hanno scritto una mail l’articolo sul vostro giornale, chiedendomi cosa fare. Di certo non li spingo al ricorso, se perdono pagano il doppio».
In Comune però di azzerare l’Irpef non se ne parla e anzi si aspetta di conoscere il taglio del governo per valutare un aumento. «La nostra previsione di entrate dagli autovelox è cauta - confida il sindaco Franco Dessì - perché mancano dati storici e l’esperienza di altri Comuni insegna che il contenzioso porta alla dilatazione dei tempi di incasso. In ogni caso quando le entrate si concretizzeranno verrà valutato il miglior utilizzo a cui destinare le maggiori somme accertate». Comunque il fatto che il numero di «vittime» si stia riducendo fa tirare un sospiro di sollievo. «Noi speriamo che scenda sotto l’1% degli automobilisti - si augura il primo cittadino -, in modo da poter dire che almeno il 99% dei rivolesi rispetta le regole e i limiti di velocità».
Ma le multe, e di conseguenza gli incassi, iniziano a calare. Se a dicembre, quando sono stati attivati, a essere fotografate sono state 39.242 auto, a gennaio la cifra è scesa a 31.833 e a febbraio c’è stato un ulteriore calo: «solo» 19.335 sanzioni. «Queste cifre fanno capire come i velox sono messi in posti perfetti solo per far cassa - ribadisce Morena -, per questo stiamo preparando una class action a tutela dei cittadini e 60 hanno già aderito». Poi torna sul bilancio. «Con entrate così floride dovrebbe essere pronto - rimprovera -. E senza l’Irpef, a meno che non vogliano lastricare d’oro la risalita meccanizzata».
Tantissime le persone pizzicate dalle telecamere a una velocità superiore ai limiti. «Un nonnino di 87 anni - racconta Giovanna Massaro dell’Udc -, che tutte le settimane va al circolo dei sardi, con la sua Panda anziana come lui, in tre mesi ha collezionato 12 multe. Ora non sa come pagare quegli 800 euro. Per lui che vive di minima è una mazzata». Quindi è stato eguagliato il «recordman» Aldo Lazzaretti, che aveva collezionato 12 verbali per un totale di 1.200 euro. «Ho fatto ricorso al Prefetto - dice -, se vinco andiamo al Tar. Con me ci saranno gli 800 che mi hanno scritto una mail l’articolo sul vostro giornale, chiedendomi cosa fare. Di certo non li spingo al ricorso, se perdono pagano il doppio».
In Comune però di azzerare l’Irpef non se ne parla e anzi si aspetta di conoscere il taglio del governo per valutare un aumento. «La nostra previsione di entrate dagli autovelox è cauta - confida il sindaco Franco Dessì - perché mancano dati storici e l’esperienza di altri Comuni insegna che il contenzioso porta alla dilatazione dei tempi di incasso. In ogni caso quando le entrate si concretizzeranno verrà valutato il miglior utilizzo a cui destinare le maggiori somme accertate». Comunque il fatto che il numero di «vittime» si stia riducendo fa tirare un sospiro di sollievo. «Noi speriamo che scenda sotto l’1% degli automobilisti - si augura il primo cittadino -, in modo da poter dire che almeno il 99% dei rivolesi rispetta le regole e i limiti di velocità».
